Nicholas Green, un bimbo americano di 7 anni, fu ucciso nel 1994 da rapinatori mentre si trovava in vacanza con i genitori in Calabria. Ferito alla testa da colpi di arma da fuoco andò incontro a morte cerebrale. I genitori pur in un paese straniero, pur difronte ad una tragedia incommensurabile, accompagnati dai medici italiani, fecero una scelta coraggiosa a favore della donazione degli organi di Nicholas. Sette persone, tutti cittadini italiani, ricevettero organi di Nicholas e videro aumentare la loro aspettativa e qualità di vita grazie a questo gesto. Da lì nacque nel paese quello che i medici chiamarono "effetto Nicholas", ovvero una svolta imponente verso la scelta responsabile della donazione.
Ventidue anni dopo, Riccardo Galbiati, un ragazzo 15 anni di Sirone (Lecco), andò incontro a morte cerebrale per una problematica cardiaca acuta mentre sciava sulle piste dell'Aprica. I genitori di Riccardo, pur di fronte ad una perdita improvvisa e devastante optarono per la donazione degli organi. Di certo ispirati da quell'altruismo e sensibilità verso gli altri che avevano caratterizzato la vita di Riccardo e di cui molti sono stati testimoni. Il papà Marco sta conducendo una battaglia per consentire anche in Italia la possibilità per la famiglia del donatore di conoscere i riceventi (quando questa è la volontà di entrambe le parti).
Vogliamo unire il ricordo di questi due giovani, uno americano ed uno lecchese, lontani ma vicini nel destino di brevi vite aperte al dono. Intitolare a “Nicholas e Riccardo, donatori di vita”, uno spazio pubblico di Casatenovo (la nuova piazzetta della frazione di Rogoredo) è per noi un gesto di riconoscimento per loro ed i loro genitori, che ci hanno regalato una grande lezione di vita e altruismo.
Vogliamo anche sugellare, con questa scelta, un percorso di collaborazione avviato nel mandato con l'AIDO di Casatenovo, fatto di impegno diretto del Sindaco nelle scuole, iniziative per "Donare una scelta in Comune", la bella relazione che il dr. Paolo Aseni ex chirurgo trapiantologo tenne in Consiglio comunale.
L'intitolazione è stata poi pensata in ricordo di un amico scomparso: Armando Colombo. Armando è stato per decenni un instancabile volontario dell'AIDO ed era un rogoredese che amava il suo paese come nessuno.
È impressionante e commovente rivedere un video della Nicholas Green Foundation che tutt' ora è reperibile in Youtube (cliccare qui e qui per vedere i video). Nicholas è nella sua scuola elementare di Bodega bay e la maestra gli chiede cosa vorrà fare da grande. Lui risponde: "tutti i lavori del mondo".
Reginald, il padre, che anche in Italia tiene conferenze sulla scelta della donazione, ricorda spesso questa risposta di Nicholas. E dice di quanto lo conforta sapere che la morte di Nicholas ha dato vita a tante altre persone che con i suoi organi hanno fatto non uno ma più lavori.
“Dopo la morte di un figlio la vita può ricominciare solo dall’alto – ha detto don Marco ai funerali di Riccardo – non dove la vita si è interrotta, dovete cercare in altri sentieri, solo così troverete la presenza che ora non avvertiamo più. La presenza avvertita oggi dalle persone che hanno ricevuto gli organi donati da lui donati”. Il papà di Riccardo ha scritto un libro "Il tuo cuore, la mia stella" in cui il dolore e la sofferenza si uniscono alla speranza ed al dono.
La Giunta di Casatenovo ha deliberato l'intitolazione. Ora si procederà con l’inoltro della delibera per l'autorizzazione prefettizia.
La Giunta comunale di Casatenovo