Nelle scorse settimane è terminato il cantiere aperto presso la nuova ala del cimitero di Galgiana. Come noto, l’ampliamento realizzato alcuni anni fa aveva mostra fin da subito problemi e criticità, ben evidenziate dalla relazione del Consulente Tecnico d’Ufficio, incaricato dal Comune. Nel suo documento il CTU si esprimeva con chiarezza, affermando che: <subito una situazione di notevole disagio>.
Al fine di ripristinare il decoro e la funzionalità della parte ammalorata, con un impegno finanziario di 140 mila euro, l’Amministrazione –attraverso il proprio Ufficio Tecnico- ha realizzato un progetto di intervento che ha contemplato diverse azioni, tra cui:
Il consolidamento delle fondazioni, relativo al muro perimetrale di recinzione, mediante intervento di sottomurazione delle fondazioni continue esistenti
Un intervento di impermeabilizzazione dei muri di recinzione accompagnato dal rinforzo della recinzione in ferro esistente e successiva tinteggiatura
La rimozione e rifacimento di intonaco ammalorato
La demolizione delle pavimentazioni esterne e rifacimento con posa di ghiaia drenante, pavimentazione in autobloccanti e formazione di aiuole; Si è proceduto inoltre alla realizzazione di un percorso di accesso in ghiaia fine stabilizzata, come intervento di rimozione delle barriere architettoniche
La formazione di griglie di raccolta acque meteoriche e allacciamento della stessa alla rete fognaria pubblica
La realizzazione ex-novo di una copertura del manufatto per gli ossari/cinerari, in lastre metalliche dotate di pluviali, accompagnata dalla posa di nuove soglie di marmo per ripiani sia degli ossari che dei colombari
La posa di scossaline stacca goccia in alluminio da posizionarsi in corrispondenza dei ripiani dei colombari e ossari/cinerari.
Accanto all’intervento di ripristino si è proceduto anche nel percorso di richiesta danni nei confronti dell’impresa e del progettista. Come già comunicato, nei mesi scorsi è stata emessa una prima sentenza che riconosce la responsabilità sia dell’impresa che del progettista. Rispetto alla prima, l’Amministrazione sta procedendo al di ottenere il risarcimento previsto. Contestualmente è stata avviata la procedura,sia al tribunale civile che alla Corte dei Conti, nei confronti del progettista.
Guido Pirovano - Assessore ai lavori pubblici