Il 19 aprile 2009 le Amministrazioni Comunali di Casatenovo, Besana in B. Monticello, Sirtori, Cremella, Barzanò, Cassago e Barzago si sono recate con un centinaio di cittadini all'ex campo di concentramento di Dachau. Alla commemorazione per le vittime del nazi fascismo è seguita una visita guidata del campo.
Di seguito la lettera che il Presidente della Provincia di Lecco, Virginio Brivio, ha inviato alle Amministrazioni e ai cittadini partecipanti e che è stata letta durante la commemorazione.
Ai partecipanti al viaggio di studio e di memoria nel lager di Dachau nell’ambito del progetto “Percorsi nella memoria 2009”, promosso dai Comuni di Barzago, Barzanò, Besana Brianza, Casatenovo, Cassago Brianza, Cremella, Monticello Brianza, Sirtori, Vigano. 18 e 19 aprile 2009
L’iniziativa nasce dall’idea e dalla volontà degli amministratori comunali di proporre un viaggio nella storia e nella memoria, per imparare, capire, riflettere e offrire ai partecipanti la possibilità di visitare un campo di concentramento che nell’immaginario collettivo, insieme al campo di sterminio di Auschwitz, è il simbolo dei campi di concentramento nazisti.
Dachau fu il primo campo di concentramento costruito dai nazisti e divenne pertanto il prototipo e il modello per gli altri campi costruiti successivamente. Da qui nacquero una serie di orribili spazi destinati alla prigionia più ignobile che la storia possa ricordare, un mondo che nessuno vuole più rivedere.
Il lager vi accoglierà con un cancello sovrastato dalla beffarda scritta “Arbeit macht frei”, il lavoro rende liberi: mi chiedo che cosa davvero renda liberi, forse proprio la consapevolezza di ciò che è stato e la capacità di saper distinguere fra bene e male.
Questo viaggio vi rende testimoni delle tracce lasciate dall’orrore: guardare con i vostri occhi quei luoghi della tortura e dell’angoscia, che hanno provocato immenso dolore e sofferenza, sarà un’esperienza intensa che vi segnerà profondamente e vi metterà in grado di raccontare. A voi dunque lascio il dovere di testimoniare i fatti attraverso i sentimenti e le emozioni che raccoglierete in questo viaggio silenzioso dentro un inconcepibile dramma umano.
Non solo quindi un viaggio di speranza, ma anche e soprattutto di consapevolezza e di impegno; non solo una visita ma un vero pellegrinaggio per non dimenticare, come ci chiedono i pochi sopravvissuti e le innumerevoli vittime.
IL PRESIDENTE - Virginio Brivio