Il Patto dei Sindaci

Su proposta del gruppo consiliare Persone e Idee per Casatenovo, nell’ultima seduta di venerdì 29 aprile 2011, il Consiglio Comunale di Casatenovo ha approvato all’unanimità l’adesione al Patto dei Sindaci.

Il Patto dei Sindaci (www.eumayors.eu) è un’iniziativa dell’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di gas serra, nell’ambito del programma “20-20-20”: entro il 2020 riduzione di consumi energetici e di emissioni di gas serra del 20% e produzione di energia da fonti rinnovabili per una quota del 20%.
L’adesione al Patto è volontaria. La sensibilità ambientale viene premiata con vantaggi economici: permette di ai Comuni aderenti di usufruire di canali di finanziamento europeo altrimenti non ottenibili. I Sindaci si impegnano ad andare oltre gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per l'anno 2020, riducendo le emissioni climalteranti nelle rispettive città di oltre il 20% attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).

Questo percorso è realizzato mediante la predisposizione in un primo tempo di un inventario base delle emissioni a livello comunale e in seconda battuta, entro un anno dalla ratifica in Consiglio Comunale, presentando un piano d’azione per l’energia sostenibile. All’interno di questo piano devono essere elaborate le strategie ed elencati gli obiettivi prioritari su cui intervenire per rendere il Comune più efficiente dal punto di vista energetico. Inoltre, il Patto, nello spirito del principio di sussidiarietà, impegna le Amministrazioni comunali a informare e coinvolgere cittadini, associazioni e altri stakeholders del territorio al fine di sviluppare insieme e in modo più incisivo le strategie contenute nel piano e le misure da attuare per raggiungere gli obiettivi in esso contenuti.

Attivato il piano, ogni due anni è obbligo per il Comune inviare un rapporto sull’attuazione ai fini della valutazione alla Commissione Europea, includendo le attività di monitoraggio e verifica. Se il piano d’azione non viene presentato nei tempi previsti, se non vengono raggiunti gli obiettivi di riduzione delle emissioni o non viene consegnato il rapporto biennale sullo stato di avanzamento dei lavori, il Patto prevede l’estromissione del Comune inadempiente dalla lista degli aderenti e di coloro che possono accedere ai fondi comunitari per finanziare progetti volti al miglioramento del profilo energetico comunale.
Abbiamo proposto l'adesione a questo Patto poiché crediamo che – specie in questo momento – oltre ad una doverosa assunzione di responsabilità nei confronti dell’equilibrio ecologico del territorio, si tratti di un importante gesto a sostegno di una nuova politica energetica a partire dal basso che metta al primo posto il risparmio dell’energia e la sua produzione a basso impatto ambientale.