Pubblichiamo l'intervento di Guido Pirovano, capogruppo di Persone e Idee per Casatenovo, nel consiglio comunale straordinario di lunedì 11 febbraio 2013.
Se ci fosse stato chiesto di dare un titolo al nostro intervento, certamente avremmo scelto: Un’occasione perduta. Le ragioni –immaginiamo- si intuiscono facilmente da sole, ma le abbiamo comunque declinate in alcune brevi considerazioni che esporremo fra poco.
Prima però di entrare nel merito della mozione, riteniamo importante precisare che –in tutta sincerità- questo non è certamente il tipo di interventi che prediligiamo. In generale preferiamo le discussioni che riguardano le idee e le proposte, non i modi e lo stile dell’opposizione o, per meglio dire, di una sua parte. Ma, in questo caso, è proprio il modo di agire del gruppo PDL-LN-NCN che ha determinato il nostro giudizio politico. Era dai tempi del maldestro tentativo di etichettare il sindaco Colombo come “disattento ed inattivo” sul fronte della sicurezza, che la minoranza non cadeva nella tentazione di utilizzare in modo strumentale e per fini politici, un evento che di politico non ha proprio nulla. Ma se allora si poteva scontare al gruppo PDL-LN-NCN l’entusiasmo per aver appena conquistato l’ambito ruolo di forza di opposizione in consiglio comunale, ora dovrebbe essere l’esperienza a consigliare su come meglio agire, a fare prevalere l’obiettività sull’emotività.
Ecco, vorremmo partire esattamente da questa parola: emotività, per articolare il nostro ragionamento. Quando si verificano eventi come quello oggi in discussione, che vede coinvolti dei bambini, è più che ragionevole che trapeli l’emotività e che soprattutto fra i genitori questa possa tracimare e diventare timore o anche apprensione. Lo sappiamo bene, perché molti di noi sono genitori, alcuni di noi con figli nella stessa età scolare, qualcuno addirittura nella stessa struttura scolastica. Ma chi è stato chiamato a svolgere un compito all’interno dell’istituzione, sia essa la scuola o il consiglio comunale, deve certamente sapere ascoltare e accogliere tali sentimenti, ma nel contempo deve saperli contenere e incanalare con obiettività. Da un atteggiamento obiettivo discendono lucidità nell’analisi e sobrietà nel giudizio; solo da questi nasce un fattivo contributo alla soluzione dei problemi e –nel caso specifico- un effettivo aiuto alle famiglie di cui si dice di essere portavoce.
Dobbiamo dire in onestà che tutto ciò è mancato fortemente nell’azione del gruppo di minoranza PDL-LN-NCN.
In primo luogo, a fronte di avvenimenti di questo genere , il primo atteggiamento di chi fa parte del consiglio comunale deve essere quello di sentirsi membro di un’istituzione e non militante di una parte politica. E’ questo il caso in cui si guarda al sindaco come al primo cittadino, non come al capo della forza politica a cui ci opponiamo. Il nostro primo mandato come eletti è la cura della nostra comunità, non il tornaconto della nostra parte politica. Allora da questo assunto discende che di fronte a questo evento, il primo passo doveva essere quello di contattare il sindaco, di capire dal primo cittadino qual era la situazione, informarsi su chi e come poteva contribuire alla gestione dell’emergenza.
Questo modo di agire ruota intorno al concetto, molto dibattuto in questa vicenda, della responsabilità. La responsabilità non si esaurisce “solo” nel determinare un ipotetico colpevole, come si sta cercando di far credere oggi. Questo atteggiamento è per certi versi comprensibile in un paese dove d’abitudine le colpe non sono mai di nessuno, ma occorre come sempre misura prima di assumere certe posizioni e capire se esse sono adeguate alla situazione contingente oppure no.
E’ certamente vero che il sindaco e la giunta, così come la direzione scolastica, sono responsabili degli edifici e della loro sicurezza. Ed infatti come tali hanno agito: sono intervenuti immediatamente; hanno preso contatti, decisioni, etc…. e “se ne sono assunti la responsabilità” senza lasciare vuoti decisionali o scaricando su altri l’onere di valutare come operare. Sindaco e giunta ovviamente sono ed erano responsabili anche fuori dall’emergenza, ed infatti negli anni –compatibilmente con le risorse- non sono mai venuti meno ad azioni di manutenzione, verifica, ammodernamento delle strutture scolastiche. Quindi, la responsabilità certamente esiste ed anzi, è stata esercitata come occorreva. Diversamente se qui si cerca per forza un colpevole o peggio un capro espiatorio, allora si torna al punto di prima, all’azione di piccolo cabotaggio politico, invece che alla propria assunzione di responsabilità come parti dell’istituzione.
Attenzione, ciò non significa affatto che l’opposizione non abbia il diritto di porre la questione della responsabilità e di come essa sia stata esercitata. Anzi ne ha il dovere, proprio perché chiamata a vigilare sull’azione della maggioranza, sia nella gestione dell’emergenza, che dell’ordinaria amministrazione. Ma un’iniziativa di questo genere per essere obiettiva (vedi sopra…) richiede tempo e un congruo numero di riscontri, sulla base di quali poi giungere alle proprie conclusioni sulla capacità o meno dell’attuale maggioranza di governare il Comune di Casatenovo.
Ma tutto ciò non è avvenuto. Al contrario, l’opposizione ha preferito raccattare informazioni a mezzo stampa e in men che non si dica confezionare una mozione di sfiducia, traballante nel contenuto e ovviamente assolutamente priva di fondate motivazioni.
La mozione, dicevamo. Ecco la seconda ragione del nostro giudizio fortemente negativo sull’operato gruppo PDL-LN-NCN. Oltre a essere stata depositata in modo talmente precipitoso da aver impedito all’opposizione stessa qualsiasi analisi dettagliata della situazione, la mozione esordisce con un falso (“le ripetute interpellanze e osservazioni della minoranza”), prosegue con un’ingenuità (“dov’è il famoso nuovo polo scolastico”) e si conclude con un’insinuazione, grave e gratuita (“perché il controsoffitto…. Allora ci nascondete qualcosa”). Questa breve esegesi del testo si commenta da sola e non merita ulteriori approfondimenti, ma suscita certamente una domanda di tipo politico molto importante:
Ma questa, che abbiamo di fronte, è la parte politica che ambirebbe a governare il paese nel 2014?
Una parte politica che in nome di un risibile quanto improbabile dividendo elettorale si è gettata ventre a terra in un’operazione che tecnicamente si definirebbe di “sciacallaggio politico”, dimenticandosi totalmente il suo ruolo di membro dell’istituzione comunale Casatese?
Una parte politica che si permette di sottoporre al consiglio comunale un documento che contiene delle falsità?
Questa è dunque, come si suol dire, la “cifra politica” dell’azione e dello stile di una parte dell’opposizione? Ribadiamo questa domanda perché è importante che i cittadini abbiano ben chiaro chi si trovano di fronte.
Ecco perché, in conclusione, il nostro richiamo all’occasione perduta. Perché questa, per quanto ovviamente né cercata né desiderata, poteva essere un’opportunità anche per il gruppo PDL-LN-NCN di mostrare le sue capacità: di svolgere il suo ruolo di parte dell’istituzione che contribuisce, nei giusti modi e nel rispetto dei ruoli, alla gestione dell’emergenza e che vigila con obiettività sull’azione di chi in questo momento ha la responsabilità di governo di Casatenovo.
Tutto ciò, come detto, non è avvenuto. Ci rimane solo un’ultima domanda: “Ma se ci fossimo trovati di fronte ad un fatto di maggiore gravità, quale sarebbe stato il vostro primo impulso, contattare il primo cittadino e capire come contribuire al bisogno del momento, o precipitarvi in comune a protocollare una mozione di sfiducia?”