Si è concluso il 1 maggio il Viaggio di Studio e Memoria organizzato dal Consorzio Brianteo Villa Greppi nell’ambito dei Percorsi nella memoria 2013.
I cinquantadue partecipanti hanno potuto visitare il ghetto/lager di Terezin, una struttura di epoca teresiana costruita per ospitare una caserma e trasformata in un ghetto ebraico dal regime nazista, dove morirono migliaia di bambini che hanno lasciato i famosi disegni di Terezin, custoditi al museo del ghetto.
Al viaggio hanno partecipato in rappresentanza dei comuni il sindaco di Perego Paola Panzeri, il sindaco di Casatenovo Antonio Colombo e il vicesindaco di Sirtori Paolo Negri , per il Consorzio Villa Greppi il delegato alla cultura Marta Comi. I rappresentanti istituzionali hanno tenuto una piccola cerimonia commemorativa ai piedi della croce del memoriale del ghetto di Terezin depositando una corona di fiori. Inoltre è stato lasciato un libro del Consorzio Villa Greppi firmato da tutti i partecipanti al museo del campo.
La visita è stata possibile grazie alla collaborazione di Pucci Paleari, ricercatore e studioso del fenomeno concentrazionario nazista, che da anni segue il Consorzio per i progetti relativi alla memoria. Fino ad oggi il Consorzio Brianteo Villa Greppi ha organizzato viaggi partecipati a Mauthausen, Natzwiler Stutrofh, Dachau, Aushwitz, Ravensbruk –Sachsenausen, Terezin, organizzando uno o addirittura due pullman a viaggio e rilevando la grande attenzione dei cittadini, anche giovani, del territorio a queste tematiche.
E' toccata a Casatenovo quest'anno l'organizzazione della Festa di Liberazione del 25 Aprile. L'appuntamento fissato davanti alla Chiesa di S. Giorgio ha visto arrivare i rappresentanti delle Amministrazioni del casatese e dell'oggionese che hanno aderito all'iniziativa ed alcune del monzese e comasco, unite da qualche episodio comune della Resistenza Brianzola. Ventisei complessivamente quelle presenti: Annone Brianza, Barzago, Barzanò, Bosisio Parini, Bulciago, Casatenovo, Cassago Brianza, Castello Brianza, Cesana Brianza, Civate, Costa Masnaga, Cremella, Dolzago, Ello, Eupilio, Garbagnate Monastero, Missaglia, Molteno, Nibionno, Pusiano, Rogeno, Sirone, Sirtori, Suello, Usmate Velate, Viganò. C'era poi i deputati Veronica Tentori e Gian Mario Fragomeli (anche nella veste di sindaco di Cassago) e il consigliere regionale Raffaele Straniero.
La manifestazione ha avuto inizio alle 9,30 con la Messa celebrata dal prevosto Don Sergio Zambenetti in una suggestiva cornice di bandiere e gonfaloni che hanno reso l'atmosfera molto particolare a cui non si è sottratto lo stesso Don sergio nella sua omelia. Presenti, oltre ai rappresentanti delle Amministrazioni, anche le autorità militari della zona e tanti gruppi di alpini, vero cuore pulsante dell'organizzazione.
Pubblichiamo l'intervento di Guido Pirovano, capogruppo di Persone e Idee per Casatenovo, nel consiglio comunale straordinario di lunedì 11 febbraio 2013.
Se ci fosse stato chiesto di dare un titolo al nostro intervento, certamente avremmo scelto: Un’occasione perduta. Le ragioni –immaginiamo- si intuiscono facilmente da sole, ma le abbiamo comunque declinate in alcune brevi considerazioni che esporremo fra poco.
Prima però di entrare nel merito della mozione, riteniamo importante precisare che –in tutta sincerità- questo non è certamente il tipo di interventi che prediligiamo. In generale preferiamo le discussioni che riguardano le idee e le proposte, non i modi e lo stile dell’opposizione o, per meglio dire, di una sua parte. Ma, in questo caso, è proprio il modo di agire del gruppo PDL-LN-NCN che ha determinato il nostro giudizio politico. Era dai tempi del maldestro tentativo di etichettare il sindaco Colombo come “disattento ed inattivo” sul fronte della sicurezza, che la minoranza non cadeva nella tentazione di utilizzare in modo strumentale e per fini politici, un evento che di politico non ha proprio nulla. Ma se allora si poteva scontare al gruppo PDL-LN-NCN l’entusiasmo per aver appena conquistato l’ambito ruolo di forza di opposizione in consiglio comunale, ora dovrebbe essere l’esperienza a consigliare su come meglio agire, a fare prevalere l’obiettività sull’emotività.
IL SINDACO - (Dott. Antonio Colombo)
Idee in Centro. Risultati e proposte per il futuro - Verso un percorso di cittadinanza consapevole
La scorsa primavera, con la collaborazione di diversi giovani casatesi, abbiamo predisposto e diffuso un questionario, sia in formato cartaceo che in formato web, con una serie di domande relative alla progetto del nuovo centro di Casatenovo.
Le domande del questionario, denominato “Idee in Centro”, spaziavano su diverse tematiche legate alla progettazione del nuovo centro - il verde, gli spazi pubblici, la mobilità, etc. -, ma soprattutto offrivano ai giovani di Casatenovo l’opportunità di scrivere e trasmettere attraverso questo canale le proprie proposte per il futuro dell’“Area Vismara”.
Ma cosa è emerso da quell'indagine?
Durante la serata saranno presentate le indicazioni emerse attraverso il sondaggio sul territorio.
I dati saranno inoltre trasmessi all'Arch. Cino Zucchi, firma del progetto di riqualificazione del centro di Casatenovo, come utili spunti da tenere presenti durante lo sviluppo dei contenuti progettuali.
La discussione di questi giorni sulla “spending review della pubblica amministrazione” ha riaperto, tra gli altri, il dibattito sull’esigenza di razionalizzare e di ridurre il numero delle province italiane.
Premettiamo che non siamo tra coloro che si “stracceranno le vesti” se le forbici governative taglieranno un consistente numero di province, compresa quella di Lecco; con questa nota vorremmo spostare l’attenzione sui problemi concreti che riguardano il territorio, in quanto riteniamo che, sotto il profilo dell’ingegneria amministrativa, tutte le funzioni attualmente in carico alle province possano essere riorganizzate anche in ambiti diversi rispetto a quelli oggi esistenti.
In altre parole pensiamo che i compiti delle province (difesa del suolo, valorizzazione dell’ambiente, prevenzione delle calamità naturali, viabilità e trasporti, tutela e valorizzazione delle risorse idriche, valorizzazione dei beni culturali, protezione di flora e fauna e parchi, caccia e pesca, smaltimento rifiuti, scarichi acque, istruzione secondaria di secondo grado, formazione professionale e centri impiego, servizi sanitari di igiene e profilassi pubblica, per indicare i principali) possano essere organizzati anche con “economie di scala” diverse dalle attuali, preservando l’obiettivo di garantire il miglior servizio possibile all’utente finale, il cittadino.